il comune
statuto
sindacoegiunta
consiglio comunale
organizzazione comunale
attiedeliberebandieconcorsiservizi
modulisticaregolamenti comunali
turismo e ambiente
la storiatradizioniitinerariricettività
gastronomia
arti e artigianato
prolocoiniziativeaiuto socialevaloredonnapiazzevive
link

lineaOr

cerca con
google
nel sito nel web


lineaOr

Scarica FlashPlayer

Adobe Acrobat

 

valore donna

   

Progetto Obiettivo sperimentale per assistenza domiciliare a persone anziane e disabili, non autosufficienti, e comunque con difficoltà di autonomia. Servizio da adottare con l’impiego di Donne non occupate e in difficoltà socio-economica, di età compresa tra i 18 e i 50 anni. L. R. n° 1/2004 e L. R. n° 23/03.

lineaO

PREMESSA
Il comune di Torre di Ruggiero conta 2756 abitanti, con un notevole numero di anziani (circa 900) ed un alto tasso di disoccupazione specialmente giovanile, che è causa di grave disagio individuale e familiare, inoltre dalle statistiche del Sole 24 ore risulta il paese piu’ povero della Calabria. Torre di Ruggiero è esteso in circa 12 contrade  sostanzialmente  popolate, poco lontane ma mal collegate col centro abitato. L’economica del paese si basa, infatti sull’attività agricola e artigianale a conduzione familiare. Il territorio, non offre nessuna struttura Socio-Ricreativa che, può accogliere gli anziani rimasti in paese, in quanto i giovani non trovando lavoro emigrano. Con questo progetto  si vuole dare l’opportunità di lavoro a 15 Donne in difficoltà socio-economica e contemporaneamente dare fattivo sostegno a 30 persone anziane e/o disabili.

OBIETTIVI DEL PROGETTO
Lo scopo del progetto è di pianificare  attività a favore di  soggetti anziani e/o disabili al fine di salvaguardare per quanto più a lungo possibile, l’autosufficienza della persona e il mantenimento nel proprio ambiente di vita. Considerando soprattutto che questi soggetti non accettano la soluzione del ricovero in Istituto nei casi di necessità, non esiste, inoltre, sul territorio, nessuna forma di volontariato dedita alla fascia povera ed emarginata.  L’obiettivo  inoltre è quello di offrire la possibilità di lavoro a donne in difficoltà socio-economica con il coinvolgimento del privato sociale così come previsto dalla legge 328/00, recepita dalla Regione Calabria con propria legge n°23/03 e ai sensi della legge regionale 01/04.  
Il progetto-obiettivo per gli anziani e disabili trova la sua giustificazione nei seguenti motivi:

  • Netto e crescente invecchiamento della popolazione;
  • Aumento costante delle malattie invalidanti;
  • Allontanamento degli anziani dalle strutture sociali e culturali anche per motivi economici;
  • Aumento dei ricoveri e delle richieste delle istituzionalizzazioni;
  • Conseguente aumento della spesa per spedalità per cose non strettamente sanitarie alle quali si accompagna un’essenza di strutture alternative al ricovero e notevole carenza di personale qualificato.

Il progetto, inoltre, vuole raggiungere i seguenti obiettivi:

    • Evitare il ricovero in istituti o l’ospedalizzazione degli anziani e dei disabili;
    • Contribuire al mantenimento dell’unità dei nuclei familiari impedendo che si verifichino forzose situazione di emarginazione dei suoi membri più deboli, consentendo la continuazione di una normale vita di relazione almeno all’interno della famiglia;
    • Sollevare per alcune ore della settimana i familiari dell’assistenza continuativa ai parenti disabili e/o anziani.

Il Comune, attraverso il seguente progetto, qualora sostenuto dalla Regione Calabria, intende istituire i seguenti servizi:

  • Servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari;
  • Servizio di assistenza domiciliare.

Metodologie delle attività
L’impostazione che si vuole dare al servizio di assistenza domiciliare è quella di un servizio non esclusivamente rivolto agli anziani, ma che tenda a soddisfare i bisogni di una fascia di popolazione più ampia, esso infatti dovrà essere rivolto a tutti quei soggetti che per il loro grado di inabilità sia fisica che psichica, non sono capaci di far fronte in modo autonomo alle esigenze fondamentali di tipo domestico, igienico-sanitario o di rapporto sociale.
Si cercherà, nei limiti del possibile, di rispondere ai bisogni immediati nati dalla situazione socio-economica, dalle carenze esistenziali e dai problemi posti dall’isolamento sociale attraverso l’informazione e lo stimolo alla partecipazione alle relazioni sociali.
Saranno attuate una serie di attività e interventi atti a promuovere tutte le potenzialità dell’anziano e del disabile per far si che possa acquisire il massimo della autonomia e raggiungere le migliori condizioni di vita possibili, ed esprimersi al meglio nella realtà abitativa e nel contesto sociale in cui vive.
Si dovrà partire pertanto, da una attenta analisi del fenomeno individuale e sociale per formulare le ipotesi operative.
Tali ipotesi dovranno essere imprescindibilmente verificate con quelli che sono i mezzi realmente disponibili e messi a disposizione dall’Ente, per passare infine alla stesura del Piano di Lavoro.

 Le fasi principali di tale processo saranno le seguenti:

      • Individuazione e riconoscimento dei problemi, attraverso anche una indagine conoscitiva:
      • Raccolta di informazioni per una prima analisi della situazione con la definizione del bacini d’utenza;
      • Breve formazione degli operatori sociali;
      • Fissazione degli obiettivi e la stesura dei piani di lavoro individuali;
      • Attuazione dei piani di lavoro;
      • Verifica dei risultati attesi.

Nella prima fase saranno prese in considerazione tutte le richieste che perverranno  da parte della singola utenza, dalla famiglia, dal medico di base e da altri canali.
Tali richieste saranno esaminate, onde definire l’effettivo bisogno dei casi e la loro pertinenza nell’ambito del servizio di assistenza domiciliare agli anziani e disabili.
Si passerà poi alla fase della raccolta di informazioni, prendendo in considerazione tutti quei documenti in possesso dell’Ente o che provengono da altri canali. In questa fase saranno effettuate una serie di visite domiciliari su tutto il territorio somministrando un questionario ai soggetti anziani e disabili.
In base alle informazioni raccolte si passa alla valutazione della situazione .
L’esito di tale fase viene espresso attraverso una relazione sociale di tipo -diagnostico-valutativo- di giudizio.
In questa prima fase sarà necessario stabilire i criteri di valutazione per formulare una graduatoria dei potenziali fruitori del servizio. Sarà considerato, pertanto, lo stato di disagio economico e verrà valutato con il massimo scrupolo lo stato di solitudine e di abbandono dell’anziano e particolarmente i suoi limiti di autosufficienza.
Sarà quindi avviata l’attuazione del Piano di Lavoro, cioè di tutti quegli interventi integrati (servizio sociale, domestico ecc..) atti a determinare cambiamenti sia a livello individuale che di gruppo.
Gli interventi saranno di sostegno, organizzazione delle prestazioni domiciliari e coordinamento degli interventi di cui l’utente dovrà usufruire a livello di distretto socio-sanitario.
Saranno anche indicate le modalità di controllo degli interventi e di verifica dei risultati e degli obiettivi prefissati.
L’aiuto domestico rappresenta il cardine del servizio di Assistenza Domiciliare, esso sarà svolto dagli assistenti domiciliari o da personale volontario.
La delicatezza di tale prestazione richiede una adeguata consapevolezza del lavoro da svolgere da parte di tutte le Donne coinvolte nel progetto, alle quali dovranno necessariamente essere illustrati lo spirito e le finalità del progetto, gli obiettivi da raggiungere e le principali problematiche dell’età senile, attraverso un breve corso di formazione-informazione.
Considerando l’espansione del territorio ed il numero di anziani e dei disabili, il numero di Donne operatrici sarà stabilito in base all’esigenza effettiva e comunque, con un numero massimo di 15 operatrici per 30 utenti.

Le attività di Assistenza Domiciliare sono sintetizzate come segue:

  • Aiuto domestico;
  • Cura della persona;
  • Preparazione pasti;
  • Assistenza e assunzione di pasti (là dove ci sono le condizioni);
  • Aiuto per l’igiene personale;
  • Promozione della socializzazione e dell’autonomia dell’anziano;
  • Azione di stimolo alla partecipazione a momenti di vita associativa;
  • Lavaggio biancheria;
  • Accompagnamento in caso di necessità di spostamenti dell’anziano.

Pianificazione delle attività

L’indagine conoscitiva:
sarà condotta su tutta la popolazione anziana del comune di Torre di Ruggiero, mirerà alla evidenziazione dei bisogni degli anziani e/o disabili.
Nella fase di raccolta di informazione per una prima analisi della situazione sarà somministrato individualmente, presso le abitazioni degli utenti un questionario.
Nella compilazione del questionario sarà tenuta presente la finalità dell’indagine che si caratterizza come conoscitiva e descrittiva, con lo scopo di arrivare ad evidenziare il fenomeno degli anziani così come si presenta nel territorio del Comune di Torre di Ruggiero.
La scheda utilizzata per l’indagine, protetta dalla legge sulla riservatezza dei dati, sarà composta da quattro parti fondamentali:

  • La prima, costituita da notizie generali, obiettivamente rilevabili (sesso, stato civile, titolo di studio),
  • La seconda, riguarda la situazione economica personale e familiare dell’anziano e/o disabile;
  • La terza, prende in considerazione la vita di relazione: l’utilizzazione del tempo libero, il livello d’informazione, le esigenze di socializzazione, le condizioni abitative, lo stato di salute ed il modo di affrontarlo in caso di malattie (uso di farmaci, assistenza medica, utilizzazione strutture A.S.L.).
  • La quarta, breve corso di formazione (40 ore di lezione) per gli operatori sociali che saranno selezionati per le attività di assistenza domiciliare :
  • N°15 educatrici più 7 uditori.

ARTICOLAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE

1) interventi di valenza sociale:
Attraverso la propria metodologia di ricerca e di intervento personalizzato si accerta il bisogno e la situazione complessiva dell’utente coordinando i vari interventi di risposta che devono essere continuamente monitorati.
2) Intervento di tipo domestico:
Sono prestazioni erogate di massima dalle Donne coinvolte nel progetto tenendo conto del grado di autosufficienza dell’anziano e del disabile.
Sono previste in via sistematica e continuativa fino al conseguimento degli obiettivi del progetto stesso, tenendo conto dei reali bisogni che si esplicano presso l’abitazione dell’anziano e/o disabile.

 

I tipi di prestazione sono:

  • Aiuto per la preparazione dei pasti;
  • Aiuto per il soddisfacimento di esigenze individuali diverse (igiene personale, lettura, compagnia, ecc);
  • Lavaggio della biancheria;
  • Accompagnamento per necessità di spostamento dell’anziano (visita a parenti, visita specialistiche, riscossione pensione, passeggiate,ecc.).

Tali prestazione possono essere molto importanti specie se utilizzati insieme alle risorse che possono essere attivati nello stesso ambiente dell’utente, vicinato e rapporti di parentela.

MODALITA’ E TEMPI DI FRUIZIONE 
Poiché i servizi previsti nella prima fase si propongono di far superare agli anziani in difficoltà le situazioni di carenza biologiche, affettive, sociali ed economiche, mediante il loro recupero nei loro stessi ambienti di vita, le Donne interessate al progetto dovranno essere sempre presenti sul territorio in relazione agli orari di propria pertinenza stabilite individualmente e a secondo il bisogno degli utenti.
Anche gli anziani autosufficienti potranno usufruire di alcuni servizi, sempre che ne abbiano bisogno particolare, proprio allo scopo di evitare una loro partecipazione passiva.
Il criterio guida di tutti i servizi è quello dello stimolo alla autosufficienza, all’impiego delle proprie forze, alla partecipazione solidale, e solo subordinatamente si interviene per il superamento delle difficoltà: ciò per garantire le finalità di recupero e reinserimento degli anziani e/o disabili.

MODALITA’ DI CONTROLLO E DI VERIFICA
La presenza degli anziani/disabili utenti e dei volontari costituisce già una coerente forma di controllo sulla efficacia dei servizi forniti e anche una permanente verifica degli obiettivi. Ma  occorre anche la preparazione di controlli e verifiche da parte dell’Amministrazione Comunale.Per tanto i controlli saranno effettuati sulla base dei servizi e delle tipologie d’intervento con scadenza trimestrale.

MODALITA’ DI REPERIMENTO DELLE DONNE LAVORATRICI MADRI

 Nel reperire e selezionare le operatrici si terrà conto dei seguenti criteri:

  • Ragazze madri                                                              punti 10;
  • Madri separate e/o con coniuge detenuto                      punti   8;
  • Madri vedove                                                               punti   6;
  • Stato di disoccupazione                                                 punti   3;
  • Reddito familiare in base ai parametri ISEE
    con reddito inferiore a € 5.000,00                                   punti  2;
  • Esperienze lavorative                                                     punti 1 ( per ogni 6 mesi di Servizio)

PREVENTIVO ECONOMICO

  • Compenso operatori 1 x 480 h. c. u. (4 h. gg. X 3 volte settimanali x 10 mesi) x € 8.00 = € 3.840,00 x 15 operatori …..............................................................................................................................................................….€ 57.600,00
  • Spese per somministrazione questionario a cura di due volontari…………………………………………………€ 1.500,00
  • Spese per gestione, verifica, controllo e supervisione con relazione trimestralea cura di operatori selezionati dall’Amministrazione Comunale…………………………….......................……..……………………….....................…….€ 5.500,00
  • Spese assicurazione operatrici…………………………...................................................................................…………€ 1.500,00
  • Spese per corso di formazione (docenza, materiale didattico).................................................................….€ 1.000,00

   Totale generale……………………………………………......………….€ 66.500,00
   Coofinanziamento………………………………………….…………... €   1.250,00
   Totale richiesta contributo R.C. ……………………….……………€ 65.250,00

 

Il Responsabile del Procedimento
(geom. Giorgio Farfaglia)

 

homepage
credit rotiroti@alice.it